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Vedo che la presunta censura di Google a Grillo ha creato un po di panico in queste pagine tra ieri e oggi. Non sono un tecnico e lo dico subito, però un piccolo dubbio sul perché Google avesse dovuto censurare BG francamente mi è venuto. Ieri sera, facendo una piccola ricerca sulla chiave “beppe” su google.it, effettivamente tra i suggerimenti non compariva come primo riferimento il comico genovese. Stessa identica cosa se digitavo “www.beppe”. Nemmeno esisteva: c’erano al suo posto Quintale, Severgnini e Bigazzi, come riferisce lo stesso Grillo. Oggi pomeriggio invece avveniva l’opposto: sia con la stringa “beppe” che quella con “www.beppe” al primo posto – sempre tra i suggerimenti – compariva Beppe Grillo. Cosa è successo allora? ha ragione Grillo? Credo proprio di no. E vi spiego anche il motivo.

Mi sono rilassato un paio di minuti a leggermi i commenti al post di Paul, e partendo da li’ mi sono fatto un giro tra i siti che parlano della presunta censura nei confronti del blogger ligure. Matteo chiarisce che è solo nei “suggerimenti” che dava questo problema (lo riferiva anche Paul a onor del vero). Infatti, Google ha un servizio che si chiama Google Suggest, e come dice il nome stesso serve a dare”suggerimenti”. Ovvero, quando si inizia a digitare una qualsiasi chiave di ricerca, Google ci fa la cortesia di elencarci i termini più popolari dell’ultimo periodo. Ed è totalmente diverso dai siti più popolari. Faccio un esempio: il blog di Grillo è molto conosciuto – in tanti sanno esattamente l’URL – quindi probabilmente poche persone digitano “beppe” o “grillo” come keyword, dunque, tra i suggerimenti, “beppe” e “grillo” non sono abbastanza ricercati da portarlo al vertice. Ma se si digita “beppe grillo” nella casella di ricerca, nella pagina che Google ci offre al primo posto compare il blog del comico. Ciò significa che Grillo non è un termine molto ricercato su Google, ma è molto alto come visite al blog, tanto da essere in prima posizione nella pagina di ricerca. Dunque, a mio modo di vedere, Grillo ha fatto l’ennesimo buco nell’acqua.
Oggi su Suggest Grillo compariva nuovamente alto. Credo sia troppo poco per parlare di censura oltretutto con un post scriptum dell’ultimora: Google ha semplicemente aiutato Grillo a non cadere nell’oblio aggiungendo “a mano” il suo nome.

Alcune delle mie letture pomeridiane.

Gli amici che hanno titolato il loro amore incondizionato per Grillo.

Mentre altri – tanti quanto – lo odiano.

E tutti quelli del motore censorio.

Quello che seriamente penso: di tutta questa farsa l’unica cosa vera è l’ennesima trovata del Grillo nazionale per farsi pubblicità: cos’è, non riesce a vendere bene il suo spettacolo? Ha mai pensato di venderlo su internet?


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